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La Spirometria è uno degli esami diagnostici che possono essere eseguiti nell’ambito della Medicina del Lavoro oltre all’elettrocardiogramma, l’audiometria, il visiotest e gli esami di laboratorio.
Nell’ambito della Medicina del Lavoro la spirometria è l’esame più comune per valutare la funzionalità respiratoria dei lavoratori che, durante la loro attività professionale, possono sviluppare patologie dell’apparato respiratorio.
Utilizzando uno strumento, lo spirometro, il Medico Competente misura il volume (l’aria contenuta all’interno dei polmoni) ed il flusso respiratorio (la velocità con cui l’aria viene espulsa dai polmoni)
Oltre ad essere un importante esame per la diagnosi di malattie polmonari, infatti, il test viene inserito nel Protocollo Sanitario redatto dal Medico Competente, come test di prevenzione per i lavoratori che svolgono le proprie mansioni in ambienti che possono portare allo sviluppo di patologie respiratorie, così come prescritto dal Testo Unico sulla Sicurezza.
Come di esegue la spirometria
La spirometria è un esame non invasivo la cui esecuzione è molto semplice, al lavoratore viene applicato uno stringinaso per evitare fuoriuscita d’aria dalle narici, successivamente, dopo aver effettuato delle inspirazioni ed espirazioni il Medico Competente, o l’infermiere se presente, chiede al lavoratore di soffiare in un boccaglio.
Il boccaglio è collegato allo spirometro che registra il volume ed il flusso d’aria emesso, fornendo così importanti informazioni sullo stato di salute dell’apparato respiratorio del lavoratore.
Quando il Medico del Lavoro deve eseguire la spirometria ai lavoratori
La spirometria è un esame inserito dal Medico del Lavoro nel Protocollo Sanitario di quei lavoratori esposti a fattori di rischio per l’apparato respiratorio.
Edilizia: il lavoratori che svolgono le proprie mansioni all’interno dei cantieri edili sono esposti a polveri, fumi e materiali fini
Falegnameria: le polveri prodotte dalle lavorazioni del legno o le vernici utilizzate possono influire negativamente sull’apparato respiratorio
Cucina: cuochi, aiuto cuochi e lavapiatti, che svolgono la propria attività in un ambiente ad elevata umidità (rischio da microclima); pizzaioli, fornai o pasticceri che lavorano farine (rischio materiali fini)
In generale, l’esecuzione della spirometria all’interno del Protocollo Sanitario è necessaria per tutti i lavoratori, le cui mansioni prevedono il contatto con polveri, fumi, sostanze chimiche che potrebbero influenzare la salute respiratoria.